Abbiamo visto sorgere la Sua stella
Prepariamo un Natale di rinascita
Il Natale viene, viene anche in questo 2021 così pieno di incertezze e difficoltà, con il permanere della pandemia per il Covid 19. Un anno denso di avvenimenti ma ancora immerso in questa cappa che sembra opprimerci, che ci rende tristi anche per il susseguirsi di conflitti, ingiustizie, contraddizioni sociali che si riflettono sulle persone e sui popoli di questo nostro mondo, affacciatosi nel terzo millennio con ben altre speranze.
Ma il Natale viene sempre, Gesù entra nelle nostre vite e non possiamo che accoglierlo per quello che è: un Avvenimento, un Fatto presente che ci cambia, che cambia il nostro cuore, che converte i nostri pensieri. Lo vogliamo accogliere aiutati dalla Chiesa, dalle celebrazioni a cui saremo invitati a partecipare, dalla tradizione cristiana dei presepi nelle case e in alcuni luoghi pubblici. Anche da una mostra, da un concerto, da alcuni incontri su temi decisivi per la nostra esistenza.
Ecco perché la nostra Comunità Pastorale, con il sostegno dell’Amministrazione Comunale e con la collaborazione dell’Associazione don Luigi Bonanomi e di altre realtà cittadine, propone una serie di eventi che possono aiutarci in questa rinascita, a rialzarci dalle cadute, a ri-indirizzare lo sguardo verso il vero centro di gravità permanente. E il centro è la nascita di Gesù.
La mostra Bethlehem Reborn è la possibilità di rivedere la Basilica della Natività di Betlemme, al termine di un restauro epocale durato quasi dieci anni che l’ha riportata a far risplendere la sua originale bellezza. Un luogo simbolo dell’umanità tutta restituita ai fedeli. Attraverso nuovi scavi archeologici e dei complessi interventi di restauro si rinnova il racconto di una devozione, mettendo in sicurezza l’opera che altrimenti avrebbe rischiato il degrado del tempo.
L’idea centrale del percorso espositivo permette di esplicitare la storia di uno dei più grandi monumenti della cristianità, che dalla Basilica si estende al sistema delle grotte fino al rifacimento del tetto, oltre che alla rinascita di mosaici e affreschi. E tutto ciò abbraccia un lungo tempo che va dalle fasi più antiche all’età contemporanea.
Ma la storia descritta nelle immagini è soprattutto storia di devozione popolare nei secoli, fatta di riti e preghiere, di viaggi di fedeli che si sono susseguiti nel tempo fino ai giorni nostri, fino al nostro essere pellegrini oggi, sperando e pregando affinché questo splendore torni ad essere meta di nuovi pellegrinaggi.
Ed è significativo che la mostra sia stata promossa da molto enti e istituzioni, tra cui l’Ambasciata di Palestina presso la Santa Sede, un segno di dialogo e di speranza per quelle terre contese e martoriate.
La mostra sarà presente a Muggiò dal 5 al 19 dicembre, verrà presentata e inaugurata da due relatori molto qualificati nel pomeriggio di sabato 4 dicembre: il giornalista Andrea Avveduto, portavoce dell’associazione Pro Terra Sancta e da Giammarco Piacenti, presidente della Piacenti Spa, titolare dell’impresa che ha curato i restauri e tra i principali curatori della mostra stessa. E alcuni esercizi commerciali della nostra città hanno deciso di esporre alcune immagini della mostra nelle loro vetrine, ulteriore segno di partecipazione corale a realizzare stimoli per una rinascita.
Allora anche questa mostra e gli altri eventi che seguiranno -avremo modo di descriverli prossimamente- rappresentano un suggerimento, una proposta e forse anche una pro-vocazione ad avere fiducia, a ridarci fiducia, in questo tempo per certi versi drammatico ma paradossalmente profetico di una promessa che si rinnova, sempre. È il nucleo essenziale e decisivo del Natale che viene, che viene sempre.
Lorenza Cavalletti