Don Mauro Ambrosetti

Don Mauro Ambrosetti, prete novello, compagno di don Jacopo, presiede la Messa solenne Mauro, conosciuto da seminarista tre anni fa, è stato ordinato prete lo scorso 11 giugno in Duomo assieme a don Jacopo. L’abbiamo invitato a presiedere la Messa in onore dei patroni della parrocchia centrale, i santi Pietro e Paolo. Vorremmo così gioire con lui del dono ricevuto e ringraziarlo per quanto ha fatto per la nostra Comunità Pastorale.

Riportiamo qualche nota autobiografica:

Sono don Mauro Ambrosetti, ho 28 anni. Da piccolo non mi sarei mai immaginato di fare il prete, avevo altri piani. Prima di entrare in seminario, ho deciso di fare l’università. Mi ha sempre colpito l’ambito sanitario; visto che alla fine del liceo ero indeciso su un eventuale ingresso mi sono lanciato nell’avventura universitaria. Ho terminato gli studi in scienze infermieristiche e dopo la laurea sono entrato in seminario.

Perché il prete?

Della figura del prete mi ha sempre colpito la felicità, la letizia. È strano, a prima vista un prete come può essere felice visto che non ha “niente?” Quindi che cosa rende felice un prete? Non una cosa, ma una relazione con una persona: Gesù. Gesù promette a Pietro e ai suoi discepoli il centuplo. In questi anni di seminario ho potuto sperimentare questo centuplo di amore, di amicizie e di risate.

Certo, a volte, questa promessa sembra distante; sommersa da fatica e pesantezza, oscurata dai miei limiti e dai miei sbagli. È proprio in questi momenti che il centuplo amoroso di Gesù si mostra in una modalità sorprendete e inaspettata.