ABBRACCIARE
Siamo alla terza tappa del cammino formativo dell'AC Adulti “Da corpo a corpo”. Dopo aver meditato, nei primi due incontri, sui verbi abbassarsi e sfiorare, nel prossimo incontro rifletteremo sul verbo abbracciare.
Gesù ci ha donato il suo abbraccio più grande dalla croce, mostrando il volto di un Dio che si innalza solo quando viene crocifisso. Partendo da questo fatto il buon cristiano impara a lasciarsi alle spalle invidie, gelosie e il male subito, abbracciando l'altro e facendosi accogliente anche con chi gli è ostile.
In questo tempo complesso che stiamo vivendo non ci è concesso abbracciare, se non in poche occasioni; dobbiamo dunque imparare da Gesù che allarga le braccia e mostra il suo corpo sofferente per tenere insieme l'umanità. Si potrebbe definire, questo, un “abbraccio virtuale” come quelli che ci diamo in questo periodo; ma proprio da questa circostanza prende avvio il cammino di salvezza.
Gesù muore pregando: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” (Sal.22,1); solo le parole di un salmo affiorano sulla sua bocca, per il resto Gesù abbraccia il silenzio, non ribellandosi alle ingiurie che gli vengono rivolte.
Come annotato nella precedente riflessone sul verbo “sfiorare”, il contatto fisico permette di comunicare empatia, vicinanza, condivisione; è necessario dunque che questa impossibilità di abbracciarsi fisicamente si trasformi in una compagnia di uomini e donne che camminano gli uni al fianco degli agli altri.
Riflettiamo dunque in quale momento della nostra giornata, della nostra vita, Gesù, nostro compagno di strada, ci sta abbracciando con la sua croce e come in questo nostro cammino fatto di preghiere, silenzi, conversione e condivisione, ci possiamo aiutare nel rimanere abbracciati alla volontà del Padre.
Chi desidera partecipare all'incontro di domenica 21 marzo alle ore 15.00 può collegarsi al link: https://meet.jit.si/ACDULTIMUGGIO