18 - 25 Gennaio 2021

Settimana di preghiera per l'Unità dei Cristiani 

«Rimanete nel mio amore: produrrete molto frutto» 

Tra limitazioni circa le iniziative in presenza causa Covid e sobrio utilizzo di dirette streaming, dal 18 al 25 gennaio si rinnova l’appuntamento della “Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani”. 

Quest’anno il tema scelto dalla Commissione internazionale del Pontificio consiglio per la Promozione dell’unità dei cristiani e dalla Commissione Fede e Costituzione del Consiglio ecumenico delle Chiese è «Rimanete nel mio amore: produrrete molto frutto», tratto dal Vangelo di Giovanni (Gv 15, 1-17). Sì perché – come hanno scritto insieme il vescovo Ambrogio Spreafico, il pastore Luca Maria Negro e il compianto metropolita ortodosso Gennadios – «il risultato della lotta per vincere il male e la divisione, rimanendo saldi in Gesù, è portare frutti abbondanti» e, ancora, «la divisione, frutto amaro del male, vanifica gli sforzi per ottenere risultati». 

Il titolo suggerito quest’anno e il materiale proposto è stato preparato dalla Comunità monastica di Grandchamp che ha sede sulle sponde del lago di Neuchàtel, ma è diffusa fra Svizzera e Olanda, dove vivono cinquanta sorelle di diverse Chiese cristiane, fedeli alla vocazione originaria, segnata dalla preghiera per la riconciliazione tra cristiani, popoli e culture. Una storia iniziata nella prima metà del Novecento. Storia di donne che non hanno mai abbandonato l’eredità delle pioniere, mai rassegnatesi allo scandalo della divisione fra i cristiani, dedicatesi alla causa ecumenica spinte dall’abbé Paul Couturier e dalla sua idea di «un monastero invisibile per l’unità». Storia di donne che, già alle origini della loro avventura, avevano stabilito legami con la Comunità di Taizé, della quale nel 1952 adottarono (pur adattandola) la “Regola” scritta da frère Roger Schutz, e quindi l’“Ufficio”, basi della loro vita liturgica. 

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